Una delle più importanti novità del settore, in questi primi mesi dell’anno, è sicuramente rappresentata dall’acquisizione di Articolo1, Soluzioni HR da parte di Idea Lavoro S.p.a, Agenzia per il lavoro e dal relativo cambio ai vertici che ha visto come protagonisti Fabio Splendori in qualità di Amministratore Unico e Gianni Scaperrotta in qualità di Direttore Generale. Ed è proprio con quest’ultimo che abbiamo parlato del mondo del lavoro e di tutte le novità che lo stanno caratterizzando.
Tante le novità negli ultimi anni nel mondo del lavoro, verso cosa stiamo andando?
Effettivamente negli ultimi anni sono state molte le novità introdotte dal Jobs Act. Ma vorrei sottolineare in special modo l’abolizione del contratto a progetto e le agevolazioni fiscali previste per la stabilizzazione spontanea di parasubordinati e consulenti Partite IVA. Credo che siano due provvedimenti molto significativi soprattutto perché hanno portato elementi di chiarezza in un mercato che aveva ancora grosse zone di ombra e di confusione. Andiamo verso un mondo del lavoro molto più chiaro e definito, ma al tempo stesso flessibile.
Lo smart working è un tema di grande attualità di cui tutti parlano, che ne pensa? E’ applicabile a tutte le aziende?
Reputo che lo smart working sia un’ottima modalità di lavoro che può consentire una migliore qualità della vita e un maggior equilibrio fra lavoro e vita privata. Sono, tuttavia, altrettanto convinto che sia una modalità applicabile alle grandi aziende, che già si stanno sperimentando, ma al momento di difficile applicazione per le medie e piccole imprese, così come, evidentemente, non è facilmente applicabile a tutti i ruoli in azienda.
La Diversity in azienda, l’inclusione di diverse etnie, culture, religioni, orientamento sessuale ha suscitato un grande dibattito e sempre più aziende si stanno attrezzando per affrontare il cambiamento, cosa pensa che si debba fare?
E’ fondamentale, oggi, che un’azienda sia pronta a gestire la proprio interno l’integrazione e l’inclusione di tutte le diversità siano esse di genere, di etnie, di religioni od altro. Il management si deve fare garante di un processo costante di accettazione e rispetto della diversità all’interno della propria azienda. Nel nostro caso cerchiamo di far rispettare le diversità, soprattutto religiose, anche alle aziende clienti.
Cosa consiglia a un giovane che vuole entrare nel mondo del lavoro? E che cosa a chi, over 50 o donna, è uscito per rientrarci?
Credo che non ci siano consigli diversi da dare, per tutte e tre queste tipologie la risposta è unica: formazione. Nel caso dei giovani è fondamentale che dopo la laurea facciano master possibilmente all’estero, con il risultato di una maggior specializzazione e una buona conoscenza della lingua inglese, che oggi non rappresenta più un plus, ma un elemento essenziale. Nel caso degli over50 e delle donne è necessario che affianchino alle esperienze lavorative un’ottima conoscenza di tutto il mondo digitale. Anche in questo caso, quindi, la parola d’ordine è: formazione.