La difficoltà di trovare “la persona giusta per il posto giusto” è quanto emerge dal monitoraggio dei programmi occupazionali delle imprese dell’industria e dei servizi, a cura del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal reso noto in ottobre.
Secondo i dati emersi sono circa 370mila i contratti di lavoro da stipulare entro fine mese (31mila in più rispetto a un anno fa), ma il 29% presenta difficoltà di reperimento (era il 25% a ottobre 2017). Tra i profili professionali più difficili da reperire ci sono, ovviamente, quelli specializzati ed i settori che hanno maggiori difficoltà a trovare personale in linea con le necessità: Made in Italy e meccatronica.
Fra i motivi alla base del mismatch una preparazione non in linea con le richieste, da parte delle imprese, riguardo il possesso di specifiche competenze e qualificazioni, a partire dalla capacità di stare al passo con l’innovazione.
Da un punto di vista territoriale sono le aziende del Nord a riscontrare maggiormente questa difficoltà e, a quanto risulta dal monitoraggio, la zona del bresciano è la più critica da questo punto di vista. Al centro Perugia a detiene il primato per difficoltà di reperimento, mentre al Sud è Napoli, anche se in misura minore rispetto al resto dell’Italia.
Ma entriamo nel dettaglio. Esattamente quali sono questi profili per cui c’è richiesta e per cui, sempre secondo questo monitoraggio, i nostri giovani non sono adeguatamente preparati?
Eccoli: ingegneri; tecnici addetti alla programmazione di macchine a controllo numerico; tecnici per la gestione, manutenzione ed uso di robot industriali; operai specializzati (fonditori, saldatori, fabbri); addetti a macchinari dell’industria tessile; operai di macchine automatiche; installatori, montatori, manutentori di macchinari per impianti industriali, di apparecchiature elettriche, elettroniche, informatiche.
Sulla base di questi dati, ci sentiamo di suggerire ai giovani, come ormai facciamo da molto tempo: formazione, preparazione, specializzazione devono essere le parole d’ordine per il mercato del lavoro odierno e ancora di più in futuro!
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